N.B. I problemi sopravvenuti con youtube, che hanno coinvolto l'intero lavoro dei siti e tutti i singoli articoli, comportano che da ora in poi solo i siti portanti verranno revisionati ed aggiornati e che tutto sarà ricondotto alla piattaforma globale IL FILO DEL MAGISTRATO, pensata per dare stabilità e non condizionabilità del lavoro informativo (incorporando, con modalità e stile "originari", video e prove video audio al suo interno previa rielaborazione già avvenuta degli articoli di rilievo).
Ne consegue che gli aggiornamenti di ogni altro sito diverso dai portanti indicati, e quindi anche di questo sito, vengono definitivamente interrotti.

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mercoledì 26 febbraio 2014

AL SIGNOR MINISTRO DI GIUSTIZIA ANDREA ORLANDO MISSIVA del dott. Paolo Ferraro

AL SIGNOR MINISTRO DI GIUSTIZIA centrocifra.gabinetto@giustiziacert.it
e p. c.
Al Capo di Gabinetto capo.gabinetto@giustiziacert.it
e p. c.
Al vice Capo di Gabinetto
Alla Direzione Generale Magistrati dgmagistrati.dog@giustizia.it

Signor Ministro,
Lei non mi conosce, se non come mi conosce ormai una significativa parte informata del paese, e questo La solleva da ogni possibile equivoco o polemica artificiale.
In una parola sono l'ex (per ora) magistrato assoggettato ad un provvedimento di dispensa firmato dal ministro pro-tempore il 7 febbraio 2013, dispensa che ha distrutto la credibilità e le immagini delle istituzioni e del CSM.
Anche perchè in diretta ed in rete, mediante dichiarazioni di persone informate sui fatti ho dato la prova finale ultima possibile di attività di attenzionamento che retroagiscono nel tempo, delle connessioni e rapporto tra un magistrato della Procura di Roma ed apparati militari deviati (eversivi) ed un quadro francamente insuperabile in ordine ad una attività di MOBBING criminale gestita attraverso una manipolazione di cui esistono e sono state vagliate da centinaia di migliaia di persone prove , su ogni aspetto.
Quando resomi conto per la prima volta di cosa si celava dietro un VERO e proprio ordito criminale, ed in rete la prova diretta da persona informata che esso nasce dalle mie qualità professionali, intellettuali e di indipendenza vera, non ho per un istante tentennato ed ho deciso nel 2010, dopo aver subito UN SEQUESTRO di persona di gravità inaudita nel 2009, di portare tutto alla luce aderendo al principio di doverosità della condotta mia, a fronte di fatti che attingono anche alla tutela di donne, minori, attività criminali di apparati coperte ed ogni altra cosa è dato evincere.
Tutto verificabile con la buona fede in base a indizi, prove e fonti dirette ed indirette.
Ma tutto accuratamente coperto da un SILENZIO assordante che non qualifico, perchè a Lei necessariamente note le matrici.
Mi limito qui a richiamare una nota intervista e dichiarazione pubblica di Walter Veltroni proprio del 2010, che ovviamente riferisce dello stesso apparato da me “incontrato” e della medesima cordata incistatasi anche nella Procura di Roma.
Provvedimento architettato ed originato infine dalla mia denuncia di attività coperte ed in ambiente militare protetto, poi dalle coperture eccellenti , svelate tramite la ragionevole certezza di metodi ed attività gestite da servizi ed apparati con diretta partecipazione di tre magistrati, infine persino attraverso la analisi del caso Marrazzo, indicando una partecipazione di attività coperte in ambiti militari e la presenza di elementi che conducono anche in quel caso non solo a via Gradoli ma anche alla Cecchignola ed al mondo militare “deviato”, ma anche la coesistenza di attività criminali parzialmente coperte a cavallo tra camorra criminalità organizzate ed apparati militari deviati. Proprio i traffici in parte scoperti dalla Procura di Teramo dove sono stato sentito come persona informata per tre ore nel novembre 2011.
Ovviamente la forma di progressione pubblica delle denunce ed analisi mie, condivise ed ascoltate oltreché lette ormai da milioni di persone, è stata il frutto pubblico della violenza criminale esercitata da una specifica cordata intenta al fine poi "praticato" a mio specifico danno, ed è stata “amplificata” anche dalla necessaria autodifesa.
Così ora l'Italia continua a vedere provvisoriamente dispensato dal servizio “il” magistrato, mai neanche oggetto di un rilievo professionale, addirittura indicato come il migliore finanche in una audizione del luglio 2010 verbalizzata, e "dispensato per inettitudine" in base alla più smaccata legge del contrappasso "invertita" mai applicata, costernato anche il foro romano.
Coinvolta una filiera di tre psichiatri legati storicamente ai servizi, fornite tonnellate di prove dirette, indirette ed audio e molto di più vi è anche un sospetto fondato, non certo solo mio, e oggetto di prova diretta da persona informata , di un ordito di lungo periodo, anche questo riscontrabile almeno per le vie brevi negli interna corporis anche a Lei NON preclusi.
La insostenibilità su vari piani, ed anche internazionale, di questa vicenda, e del crescendo di informazioni in atto, appare a sua volta evidente e non controvertibile.
La possibilità di revisionare la decisione adottata, alla luce di nuovo sopravvenuto vaglio e del principio immanente della permanente rivisitabilità dei casi e dei giudizi “tecnici” (veri od artefatti) vi è.
Così come emergono anche su un piano formale innumerevoli irregolarità, vizi , una sola attività a discrezionalità tecnica palesemente assurda e manipolatoria, contraddetta da una decina di vere analisi e consulenze e persino da una certificazione pubblica.
Certamente la questione è chi e perchè abbia creato questo tentativo di distruzione e da quando, e se esso fosse come è diretto semplicemente ad eliminare un magistrato studiato per qualità ed attitudini , compresa la reale indipendenza .
La ennesima richiesta di reimmettere oggi “il” magistrato Paolo Ferraro con i due piedi nella scarpa "deontologica", che ha dato prova da sempre e da prima dello scontro finale, di rispettare e ben conoscere per tutta la sua silenziosa carriera, si fonda sulla CERTEZZA matematica (riscontrata) che Lei, come il precedente Ministro, conosce o può conoscere solo alzando il telefono.
Ribadisco che i connotati di questa incredibile ed inaccettabile vicenda rischiano seriamente, per il loro palese carattere Kafkiano di divenire, nonostante tutti gli sforzi per nascondere, un caso ancor più internazionalmente significativo.
Tutti i dati, i documenti con link e banche dati in rete a disposizione, sono già stati inviati a suo tempo al dicastero che Lei amministra, quando tra i vice capo di gabinetto vi era già allora anche magistrato coinvolto e comunque consapevole trasversalmente delle vicende e testimone (Cons. Filippo Vitello). Anche su questo una prova da diretta telefonata resa pubblica .
Non so se dati e documenti siano stati a suo tempo potuti valutare dal Ministro pro tempore. E non credo che a Lei il Csm metterebbe a disposizione il faldone di prove con due DVD depositato a suo tempo e nascosto di fatto, pretermesso. Le basterebbe oggi una semplice telefonata al Ministro dell'Interno e una, anche orale, informativa, leale, tramite i servizi, che ci risultano avere tutto a loro conoscenza e portata di mano, per essere serenamente assicurato della corrispondenza a valori, diritto e diritti, ma anche all'interesse pubblico e dello Stato, di una scelta amministrativa ma anche politica, discrezionale ed equa, percorribile in regime, ripeto, di Autotutela amministrativa.
Le chiedo quindi, data la radicale FALSITA' di qualsiasi "umano" addebito (di professionale non se ne è parlato nemmeno) di valutare la possibilità, comunque pendendo contenzioso in itinere ed in previsione della ulteriore estensione dello stesso, di revocare il decreto di dispensa, per motivi anche in senso lato di Giustizia.
Previo ogni eventuale approfondimento Lei può porre in essere un atto dovuto, nel rispetto delle leggi e dei valori del nostro sistema, e ho motivo di ritenere che Ella possa avere un quadro completo.
Ovviamente il mio impegno pubblico contro le relative attività eversive, a difesa dei valori della giurisdizione e Costituzione, è noto e trasfuso in documenti analisi e conferenze e segnato da interventi più o meno autorevoli di intellettuali e giornalisti. La mia storia di magistrato indipendente con radici di sinistra note, ma che creavano solo rispetto per la pulizia e trasparenza del mio agire giudiziario, è a portata di Sua conoscenza.
Con persistente fiducia nella legalità dello Stato Costituzionale attendo il gesto istituzionale che ridarebbe quel minimo di credibilità necessaria alle istituzioni e porgo a Lei e a chi voglia impedire questa deriva criminale, pericolosa per tutti e da tutti i punti di vista, l'invito a non temere di agire serenamente, secondo coscienza, verità, diritto e valori aderenti alla nostra Costituzione.
Le allego l'indicazione di una scheda informativa, tra le tante , già in rete, e già idonea mediante link ipertestuali e rinvio a banche dati a fornire un quadro completo.
Da ultimo Le indico che alle dimissioni da Magistratura Democratica di Giancarlo Caselli e di altri, nonché alle dimissioni dalla magistratura di molti, può fare da contraltare il rientro consapevole e serio del magistrato che Le scrive, potendosene agevolmente cogliere contesto e fini .
Un rientro, avversato e temuto da coloro che tramano all’ombra delle istituzioni, per assicurare almeno una vera presenza indipendente e consapevole nel mondo della giurisdizione piegato da attività meno visibili , quelle stesse che preoccupano sinanche l'arco politico di Governo [ http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/pier-luigi-bersani-prima-intervista-dopo-intervento-si-deve-votare-fiducia-223bd6af-63cb-4c4b-9815-e14584eee64b.html]. Ormai quel novanta per cento che ho potuto apprendere è di pubblico dominio e lo sarebbe il restante .
Chiedo infine, e questa richiesta per la prima volta diretta al Ministro di Giustizia, di poter essere ascoltato direttamente da Lei, consapevole della delicatezza dei nodi ed interessi toccati, segnalandoLe, per la sincerità che mi contraddistingue, che non avrei mai potuto immaginare esattamente quanti e quali interessi toccai nel momento che mi accorsi di quel che si muoveva. La data risale al novembre 2008 e di mezzo ci sono due declaratorie ed una di assoluta “attitudine “ con tanto di sottolineatura in sede di istituzionale delle peculiari doti professionali di chi Le scrive . Ma il TERZO procedimento fu riaperto quando si era venuti a sapere che intendevo aprire alle conoscenze istituzionali la intera situazione , da me appresa, non volendo e subendo .
Debbo infine ribadire , anche se le apparirà ovvio, che il dovere di un magistrato è di non soggiacere ad alcuna violenza, diktat , minaccia, ricatto ed attività illegale . In questo consiste il riconoscere il principio di obbedienza ( alla Costituzione ) e solo in questo. A questo solo dovere potevo aderire e non avevo scelta, se non violando identità e giuramento fatto.
Roma 24 febbraio 2014
Paolo Ferraro



NOTA 1





NOTA 2

Una intera banca dati tra le tante , completa , è accessibile in rete all'indirizzo https://mega.co.nz/#F!UEJAGbKb!EwSLospLQUr8pMN0pH-ulg


ADDE 3 






ADDE 4 

UNA TRA LE INCHIESTE PIU' GRANDI PRONTA ED A PORTATA DI CLICK ... E A PORTATA DI MERO AMORE PER LA LIBERA PROFESSIONE DELLA INFORMAZIONE (VERA) E PER LE ISTITUZIONI (COMMISSIONE PARLAMENTARE).  
UNA TRA LE PIU' GRAVI  MANOVRE MAI ORCHESTRATA A DANNO DI UN MAGISTRATO, ECCELLENTE,   PUBBLICA. 
DA ESSA  E' SCATURITA  
MONDO TAVISTOCK:  COLLOQUIO REGISTRATO,  DA PERSONA INFORMATA.


ADDE 5 
Una ennesima telefonata a prova . Il 24 Gennaio 2011 Paolo Ferraro, magistrato in regolare servizio della Procura di Roma, decide di telefonare a Salvatore Vitello, un magistrato di Cassazione di peso e di proverbiale “profilo basso” programmatico, già magistrato della Procura di Roma, promosso Procuratore capo di una Procura calabrese dall'estate del 2009, ma con vari e rilevanti incarichi istituzionali alle spalle ed in atto .... 
http://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/11/i-ministri-ombra-e-lombra-dei-ministri.html

IL CAPITALISMO FINANZIARIO DELLA QUINTA ERA VERSO LA DEFINITIVA IMPLOSIONE

IL CAPITALISMO FINANZIARIO DELLA QUINTA ERA VERSO LA DEFINITIVA IMPLOSIONE

Dalla usura monetaria tramite il monopolio usurario della produzione della moneta a debito, alla grande bolla speculativa finanziaria sino al gioco d'azzardo puro nella fase del default globale degli Stati .

Tempo fa avevo letto l'articolo che riporto fedelmente a firma di Fulvio Beltrami e pubblicato su sito italiareteluna.it con il link forex-online-l-ultima-frontiera-della-follia-finanziaria-internazionale-PjS
Nel ringraziare per il contributo e concordare , osservo : la escalation nella ricerca dell'accumulo di ricchezze finanziarie che rende il sistema finanziario a sua volta una mera slot machine è la prova che la sorte del capitalismo finanziario e del sistema produttivo dal quale è stato agevolato e generato ( nella sua espressione moderna ) sono giunti al compimento del percorso storico loro assegnato .
Richiamare quì gli articoli "Siamo ad una svolta epocale" e " Un agire politico contro le teorie ingenue che  manipolano " sembra appropriato. 
Seguirà "per assonanza" un articolo sul gioco d'azzardo,  e sulle fondamenta patologiche ed illogiche del modo di pensiero del giocatore d'azzardo,  scritto da  un giovane,  contributo promettente .



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Forex Online l’ultima frontiera della follia finanziaria internazionale

di Fulvio Beltrami

Lo scorso decennio la finanziaria internazionale inventò una forma estrema di speculazione denominata Derivati, una delle cause della crisi internazionale iniziata nel 2007 da cui i Paesi Industrializzati stentano tutt’ora ad uscire. L’alta finanza giurò al mondo intero di applicare dei meccanismi di autoregolamentazione per evitare gli eccessi speculativi. Nel 2010, a distanza di tre anni dall'inizio della crisi mondiale l’alta finanza ha inventato un nuovo gioco ancora più pericoloso: il Forex Online

Tra il 1996 e il 2006 la finanzia internazionale inventò una forma estrema di speculazione: i Derivati che si basavano sull’estimazione di profitti generati da future vendita di beni e servizi. I derivati venivano rivenduti prima della loro scadenza in un gioco speculativo mondiale che creò una colossale rete di “Bad Debts”, debiti irrecuperabili che compromisero la stabilità dei maggiori istituti finanziari internazionali. La prima vittima dei Derivati fu la americana Lehman Brothers.Dal 2008 al 2012 negli Stati Uniti sono fallite 465 banche secondo i dati dellaFederal Deposit Insurance Corporation.

I derivati, assieme al accesso al credito per i consumatori e alla bolla edilizia, fecero sprofondare i Paesi Industrializzati in una tremenda recessione di cui si fatica tutt’ora ad intravvedere l’uscita, avviando il processo di declino dell’Europa e degli Stati Uniti che dal 2011 é parzialmente mantenuto solo grazie ad una serie di interventi militari diretti nel Medio Oriente e da guerre per procura in Africa.
All’epoca, in una tardiva operazione di Mea Culpa, gli istituti finanziari, sotto pressione dell’Unione Europea, Banca Mondiale, FMI e Stati Uniti, giurarono di attenersi alle regolamentazioni finanziarie internazionali per evitare un’altra catastrofica bolla speculativa.
Nel 2010, a distanza di soli tre anni dalla crisi mondiale del 2007 l’Alta Finanza ha inventato un nuovo sistema speculativo ancora più pericoloso dei Derivati: il Forex Online (Foreign Exchange Market Online).
Trattasi di acquisto e vendita online di valute internazionali. Le transazioni normalmente coinvolgono coppie di valute estere tra cui la più in voga é quella Euro / Dollaro Americano.
Chi investe nel mercato Forex cerca di guadagnare dallo scambio tra le valute con l’obiettivo di speculare sulle oscillazioni dei tassi di cambio.
Per ottenere la speculazione si attuano scambi di moneta “short” che offrono maggior profitti rispetto agli scambi “long” che si basano sull’acquisto di una valuta nella speranza che aumenti di valore per poi rivenderla successivamente ad un prezzo maggiorato.
La transazione attraverso il Forex Online viene chiamata in gergo: Opzione Binaria. Il profitto viene quantificato in punti denominati Pips. L’opzione binaria offre due prezzi distinti: il prezzo di vendita definito Ask e il prezzo di acquisto, definito Bid. La differenza tra questi due prezzi equivale ai guadagni o alle perdite che sono condizionati dalla volatilità delle valute oggetto della speculazione. Una sola transazione Forex online può assicurare guadagni fino al 300% o la perdita totale del capitale investito.
L’opzione binaria prende il proprio nome dal fatto che l’esito dell’investimento ha due soli possibili risultati: previsione corretta o incorretta. Tali opzioni hanno la caratteristica di non valutare il guadagno in termini finanziari reali legando il ricavo alla speculazione del momento. In parole povere le opzioni binarie sono una pura scommessa su un andamento di un certa valuta o titolo azionario che potrà essere a ribasso o al rialzo in breve termine.
Il centro mondiale del Forex online corrisponde a quello del mercato dei cambi: Londra. Un mercato che raccoglie il 37% delle transazioni online mondiali. Gli altri due maggiori centri sono la borsa di New York City (18%) e quella di Tokyo (6%).
Gli scambi più diffusi sono quelli tra Dollaro Americano e Euro, Sterlina / Dollaro Americano, lo Yen / Dollaro Americano e il Franco Svizzero / Dollaro Americano.
Per attirare i ormai esigui risparmi della popolazione i broker offrono un bonus senza deposito promettendo ai risparmiatori di garantire la possibilità di partecipare a questa nuova speculazione telematica senza investire o spendere nulla per entrare.
Il bonus senza deposito é una somma di denaro reale che i broker “regalano” ai nuovi clienti, come forma promozionale per fidelizzarli. Il denaro viene depositato sul conto corrente del nuovo cliente che può iniziare a giocare subito al Forex Online con denaro vero. I Bonus non sono sempre disponibili ma periodici. Le somme del bonus di benvenuto si aggirano dai 5 euro ai 250 euro. La media comunemente elargita é tra i 10 e i 25 euro.
Siti specializzati come quello italiano forexopzionibonus.com o il sito esteroalpaforex.com forniscono gratuitamente una lista aggiornata giornalmente dei vari broker di Forex Online e Opzioni Binarie.
Il nuovo cliente, individuate le migliori offerte, é invitato ad aprire un conto bancario virtuale per ogni broker da cui intende ricevere il bonus di benvenuto. Avere più conti virtuali aperti contemporaneamente significa avere più bonus e maggior possibilità “gratuite” di partecipare alla Opzioni Binarie. I conti virtuali sono strettamente collegati al conto corrente reale che serve per depositare i profitti o prelevare le perdite.
Ogni conto é caratterizzato dalla sigla Plus seguita da un numero: Plus100, Plus200, e così via fino ad arrivare a Plus500. Ogni cifra indica la percentuale di guadagno che la specifica operazione di Forex Opzioni Binarie offre. Un Plus200 teoricamente offrirebbe guadagni del 200%. Più i guadagni sono alti più le possibilità di perdere aumentano. I conti “migliori” su cui giocare sarebbero quelli del Plus100 e Plus200. Dal Plus300 in poi le possibilità di perdite aumentano vertiginosamente.
Il consiglio dato al nuovo cliente di aprire diversi conti online non é casuale ma volto a creare un meccanismo di vincite e perdite a catena ad esclusivo vantaggio delle società finanziarie che si dedicano al Forex Online.
Il meccanismo é semplice quanto diabolico. Per esempio. Si investono 100 dollari su una opzione binaria Plus200 in un conto e si vendono le stesse opzioni su un conto virtuale Plus300 nella speranza di creare un equilibrio tra vincite e perdite che assicuri un profitto totale o la salvaguardia del capitale inizialmente regalato dal generoso broker.
Ogni agenzia mette a disposizione delle piattaforme dimostrative per permettere al nuovo cliente di familiarizzarsi con questa forma speculativa estrema, prima di investire il denaro elargito dal broker grazie ai bonus senza deposito.
Il meccanismo del Bonus senza deposito é stato studiato per attirare un alto numero di piccoli investitori che formeranno la base finanziaria che permetteranno alle agenzie Forex online di attuare a propria volta speculazioni finanziarie sui cambi valuta. Il capitale che l’agenzia avrà a disposizione per le sue speculazioni é generato dal margine di profitto proveniente dalle perdite dei piccoli investitori che ovviamente sono maggiori rispetto ai guadagni che possono accedere.
Normalmente per le prime dieci operazioni finanziarie vengono assicurati i guadagni che invogliano il nuovo cliente ad aumentare il capitale di investimento utilizzando questa volta fondi propri. Inutile dire che il livello del gioco speculativo diventa inevitabilmente più complicato e aumentano le perdite.
Le Forex Online tendono a creare un meccanismo di schiavitù psicologica simile a quella dei giocatori d’azzardo in virtù del effetto leva che crea l’illusione di ottenere grossi guadagni con un capitale investito minimo.
Le vittime di queste speculazioni truffa, perfettamente legali e con vere transazioni bancarie, appartengono principalmente al proletariato e alla piccola borghesia dei Paesi Industrializzati Europei, Asiatici e Americani regolari utilizzatori di Internet, attirati dalla possibilità di un facile introito che compensi i magri salari e aiuti a far fronte al caro vita.
Queste prede entrano nella rete Forex Online spesso con una minima esperienza finanziaria del complesso mondo delle valute che necessita una approfondita conoscenza delle dinamiche interne e una ottima familiarità con i principi che riguardano i prezzi delle valute, degli elementi che influiscono sui cambiamenti di prezzi aumentando i livelli di rischio, analisi, informazioni e stime dei movimenti del mercato valutario internazionale.
Se tra i clienti le aziende finanziarie online individuano un esperto del settore tendono alla chiusura dei suoi conti dopo i primi importanti guadagni con le Opzioni Binarie.
Il Forex Online sta prendendo piede divenendo un fenomeno finanziario importante a scala planetaria. Iniziato dai broker che si sono proposti come intermediari diretti a cui affidare le operazioni di cambio valute, ora il Forex Online ha visto la nascita di vere e proprie società finanziarie online con proprie piattaforme di acquisto vendita valute come Avatrade.it o Proferex Italia.
Il Forex Online é un mercato atipico dove esiste la mancanza di una sede fisica centralizzata in cui avviene lo scambio valutario. Tutte le operazioni con le controparti avvengono online o per telefono. Il significativo volume di scambio giornaliero in tutti il mondo é maggiore rispetto ad altri strumenti finanziari e i tempi in cui si effettuano gli scambi sono inferiori alle 24 ore.
Il successo speculativo del Forex ( 28 miliardi secondo dati del aprile 2011), ha coinvolto banche centrali, istituti bancari, imprese multinazionali, governi, istituzioni, creando le basi per una colossale bolla finanziaria.
Il Forex online viene promosso su internet da vari “agenti” indiretti o da economisti che si definiscono esperti nel settore come Supermoney. EU che regolarmente pubblicano guide sul come investire con le opzioni binarie sulla compravendita delle valute presentando la complessa operazione come un gioco da ragazzi.
Per agenti indiretti si intende giornalisti o articolisti reclutati da siti online specializzati nel Paid To Write (Pagati Per Scrivere) come il Belga TextMasterche promettono fino a 11 centesimi di euro a parola scrivendo articoli originali o traducendo articoli già scritti per conto di società tra cui ovviamente anche quelle del Forex online. I pagamenti avvengono tramite Paypal al raggiungimenti di 50 euro.
Questa nuova estrema frontiera della speculazione finanziaria nel medio termine rischia di aumentare la speculazione legata al cambio delle valute internazionali e di danneggiare gli Stati Sovrani poiché i profitti realizzati da queste agenzie Forex Online vengono depositati su conti bancari offshore in vari paradisi fiscali.
Il modesto profitto che il cliente può ottenere viene regolarmente versato sul suo conto corrente rientrando così nel reddito annuale da dichiarare al fisco. Per l’Agenzia delle Entrate i profitti Forex vengono inquadrati come Plusvalenze di natura finanziaria, soggette ad un prelievo fiscale del 20%.

di Fulvio Beltrami

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lunedì 24 febbraio 2014

IL CANALE VIDEO DIRETTA DEL CDD

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IL CANALE VIDEO DIRETTA DEL CDD 

    Il CDD Comitato Difendiamo la Democrazia (quella vera! Non una parola vuota) ha creato un canale diretta video, esito di due anni e mezzo di lavoro. L'indirizzo del canale è


    e vi svolgeremo conferenze di riflessione collettiva, con partecipazione diretta. 
    Si tratta di un utilizzo ancor più avanzato della rete e della riflessione per ricostruire culture, impegno e formazione al dialogo ed al confronto diretto. 
    La creazione di un intellettuale collettivo e un metodo alternativo che prende le distanze dalle attività di disinformazione travestite da controinformazione. 
    La riflessione sulle TRE teorie “ingenue” del complottismo disinformativo (DEMOCRAZIA, MONDIALISMO E SOVRANISMO nazional massonico borghese) e sulla necessità di costruire un’analisi complessa di realtà e azioni sono la chiave di ispirazione e del metodo per rifondare una politica consapevole. 
    L’obiettivo primario è l’analisi critica su TRE LIVELLI: 

    • SOCIO-POLITICO-ECONOMICO,
    • GEOPOLITICO INTERNAZIONALE (coinvolgente i servizi di intelligence di potenze internazionali) e  
    • SOTTERRANEO (il cemento condiviso di apparati e realtà associative più o meno coperte). 
    Il nostro intento è riuscire a dar conto di ciò che accada in modo coordinato su tutti i tre livelli una analisi" vettoriale " della storia politica ed economica, perseguendo un disvelamento sistematico delle teorie ingenue, delle visioni volutamente parziali e della mistificazione occultistica e para esotericheggiante . 
    Su questo piano metodologico e critico poggia un progetto di liberazione che sia non illusorio o nominale. 
    Riguardo le proposte di analisi e progetto a breve e medio termine abbiamo già detto e scritto ed il consenso che si va costruendo è la controprova che cercavamo e ci incoraggia a proseguire. 
    Ci incoraggiano anche le risposte in termini di tentativi di delegittimazione, di disperata rincorsa ed altre nefandezze varie di apparati che contavano sul circondare e depotenziare. Anche questa  è una prova del valore ed importanza di quello che andiamo costruendo. 
    Andremo avanti in questa direzione e qualora avrete modo di verificare il silenzio opprimente ed una mancanza di qualunque dialogo da parte di aree apparentemente insospettabili, ne potrete trarre da soli le conseguenze.
    Ogni trasmissione/riunione verrà annunciata attraverso un evento notificato su FB con possibilità di  partecipazione da parte di tutti, mentre il link della diretta verrà messo circa un’ora prima della trasmissione, sia sull'evento che sul gruppo - CDD GRUPPO
    e sulle pagine cdd
    ed infine sui diversi profili.
    Il tutto verrà diffuso, partecipato, immesso in tutta la rete da tutti gli aderenti al progetto ed al lavoro collettivo. 
    Niente costi, niente altro se non intelligenza ed impegno collettivo . 
    A coloro che interverranno durante le trasmissioni/riunioni su CHAT verrà data risposta, e tutti coloro che segnaleranno tempestivamente o meno la loro disponibilità ad intervenire in audio video diretta verrà dato il link hangout per la connessione su posta pvt facebook. 
    Le prime due dirette e le prossime recano come nome il prefisso DV (diretta video) ed il numero progressivo.
    Costruiamo insieme analisi, intelligenza e sensibilità collettiva necessarie per laprima vera conquista della sovranità popolare e per  “accompagnare amorevolmente alla porta” gli apparati deviati e le caste
    Buon lavoro a tutti noi!

    Paolo Ferraro 

    PRIME DUE DIRETTE 






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    sabato 22 febbraio 2014

    DER SPIEGEL: ''L'UNIFICAZIONE EUROPEA E' SEMPRE STATA UN PROGETTO DELLE ELITE CONTRO LE PERSONE''

    N.B. L'opinione dell'intervistato dal DIERSPIEGEl è da noi corretta e diversificata  con  un giudizio positivo però sull'ispirazione  del sistema normativo a tutela dei diritti, beni fondamentali e qualità del lavoro, vita e ambiente fermo restando la necessità di uscire dai patti iniqui e di modificare immediatamente il sistema monetario introducendo la moneta statuale sovrana, utilizzando anche se del caso il doppio regime transitorio nel mentre si tratta sulla generale eliminazione della EUROPA monetaria .  
    Si ascolti la fase introduttiva della conferenza e video immessi sotto " QUALE EUROPA POLITICA QUALE EUROPA ECONOMICA " 
    DER SPIEGEL: 
    ''L'UNIFICAZIONE EUROPEA E' SEMPRE STATA UN PROGETTO DELLE ELITE CONTRO LE PERSONE''
    venerdì 21 febbraio 2014

    "QUALE EUROPA QUALE ALTERNATIVA"  20 febbraio 2014

    LINK PER  LA DIRETTA SU CANALE YOUTUBE 

    Wilfried Loth, professore di Storia alla Universitaet Duisburg-Essen e considerato uno dei massimi studiosi tedeschi del Novecento, ha rilasciato una straordinaria intervista al settimanale Der Spiegel




    SPIEGEL: Professore, le Elite europee criticano il referendum svizzero, mentre molti cittadini europei condividono la stessa ansia degli svizzeri per gli immigrati. La sorprende la distanza fra le parti?

    Loth: No, l'unificazione europea è sempre stata un progetto delle Elite. Fin dall'inizio, gli uomini di stato in carica non han voluto interferenze causate dalla partecipazione popolare e da varie associazioni d'interessi. Una politica di questo tipo porta naturalmente ad una discrepanza tra le Elite e le popolazioni.

    SPIEGEL: La paura nei confronti della partecipazione popolare, è giustificata?

    Loth: Evidentemente si. Tuttavia, non può funzionare in alcun altro modo. Prendiamo i trattati di Roma per esempio, attraverso i quali è stata fondata la Comunità Economica Europea (CEE), la più importante organizzazione precorritrice dell'EU. L'opinione pubblica tedesca era consapevole del contenuto dei trattati, mentre in Francia come da altre parti, sono stati applicati con la forza.
    SPIEGEL: I trattati di Roma vengono considerati una pietra miliare.
    Loth: Quella volta, la Repubblica federale tedesca non aveva assolutamente alcun interesse in quei trattati. Soltanto il 25% dell'export tedesco finiva nei cinque Stati cofondatori della CEE. Il ministro delle finanze Ludwig Erhard descrisse l'idea di un'unione economica come un "non-sense macroeconomico".  Anche per la Francia, un'unione di quel tipo sarebbe stata molto problematica.
    SPIEGEL: Allora perché è stata fatta ugualmente?
    Loth: Motivi politici. La Francia volle inserire la Bundesrepublik nella comunità occidentale per motivi di sicurezza. Anche il Cancelliere Konrad Adenauer perseguì questo obiettivo, per il semplice motivo che lui stesso non si fidava dei tedeschi dopo i tempi grigi del nazismo. Il contenimento dei tedeschi è sempre stato la principale forza motrice dell'integrazione. Oltre a ciò, vi era un secondo motivo, e cioè quello di affermarsi contro la supremazia americana, e ciò avrebbe potuto funzionare solo tutti assieme.
    SPIEGEL: Lo scandalo NSA ha rinforzato l'Unione, soprattutto gli europei continentali.
    Loth: Si, la pressione dall'estero è una costante fondamentale, che spiega molte accelerazioni sull'integrazione. Ciò accadde, per esempio, quando si volle evitare il rischio della nascita di una potenza nucleare europea negli anni '50, o più tardi quando si volle evitare di dipendere da una moneta come il dollaro, troppo soggetta alle crisi.
    SPIEGEL: Non sarebbe stato più intelligente coinvolgere i cittadini nella strada per l'integrazione europea?
    Loth: Da un punto di vista storico, non è poi così drammatico. Prendiamo per esempio gli Stati nazionali del XXI secolo. L'idea che tutti i tedeschi avrebbero dovuto vivere in un unico Stato, ha trovato approvazione soltanto tra le Elite. La maggior parte della popolazione non fu coinvolta e guardò con grande scetticismo a ciò che la classe media emergente stava mettendo in pratica. Nonostante ciò, nel 1871 venne fondato il Reich tedesco.
    SPIEGEL: Non c'è mai stato un forte entusiasmo nei confronti dell'Unione europea?
    Loth: Non nel senso come si racconta oggi in Europa. Bruxelles vuole farci credere che, dopo la seconda guerra mondiale, molti francesi, tedeschi, italiani ed altri usciti dall'esperienza bellica, sarebbero stati entusiasti di assicurare la pace attraverso l'integrazione europea. Questo entusiasmo, prosegue il racconto mainstream, sarebbe andato perduto con la morte della generazione della guerra.
    SPIEGEL: Che cosa c'è di sbagliato in questo?
    Loth: Dopo la seconda guerra mondiale, la quasi totale maggioranza dei Paesi del continente era stata d'accordo sulla creazione di un qualche tipo di federazione europea. Ma come sarebbe dovuta essere, socialista o liberale, unione economica o alleanza di sicurezza, con la Gran Bretagna o senza, le opinioni erano state totalmente contrastanti. Fino ad oggi, abbiamo una discrepanza tra l'Europa che vorremmo e l'Europa fattibile. Questo spiega, tra l'altro, perché l'integrazione europea si trova continuamente in crisi.
    SPIEGEL: Anche Helmut Kohl racconta volentieri, che l'Europa sarebbe nata come un progetto di pace.
    Loth: A livello di alta politica, si tratta di una leggenda. Il racconto di Kohl, infatti, è fuorviante. Tuttavia, è vero che c'è stata una relazione più stretta fra i popoli dove questo elemento emotivo ha avuto un ruolo importante.
    SPIEGEL: Probabilmente, un relazione così debole, che nei secoli non ci si è fidati di coinvolgere le popolazioni.
    Loth: Vabbé, è vero per esempio che non si arrivò mai a votare una vera riconciliazione tra Germania e Francia. Io credo che sarebbe stata molto popolare, nonostante tutto. Invece si scelse di puntare ad un progetto tecnocratico. Il premio Nobel per la pace che ha ricevuto l'UE non è stato assegnato per merito della sua stessa fondazione, ma soprattutto per la pacifica annessione dell'est europeo dopo la caduta del muro di Berlino.
    SPIEGEL: Ritiene che i risultati conseguiti fino ad oggi dall'UE, siano resistenti alle intemperie politiche?
    Loth: Fondamentalmente si, anche se non sono esclusi passi indietro. La tensione fra le convinzioni e le conoscenze delle Elite e le emozioni delle persone può portare ad un'escalation, con conseguenze molto problematiche. Il referendum svizzero è il miglior esempio. Ci sarebbe bisogno di una guida politica dall'alto, in passato chiamata Staatskunst (L'arte di Stato ndr).
    SPIEGEL: Cosa ne deduce?
    Loth: Prima di tutto, c'è bisogno che i decisori politici siano convinti, che l'obiettivo prefissato sia quello giusto, soprattutto per le persone di cui sono responsabili. Poi, è necessario che si sviluppi un rapporto di fiducia tra le controparti. Ed infine c'è bisogno di trasmettere la sensazione ai cittadini che la direzione scelta sia quella giusta.
    SPIEGEL: Qual'è il Cancelliere che più si è avvicinato a questi criteri?
    Loth: Adenauer si piazza certamente al primo posto, tallonato dal Kohl dell'ultimo periodo. Poi metterei Helmut Schmidt e Gerhard Schröder ed infine, staccata di parecchie lunghezze, Angela Merkel.
    SPIEGEL: Come mai la Cancelliera è così distante da quei criteri?
    Loth: L'elemento concettuale e strategico della Merkel è certamente molto meno pronunciato rispetto a Kohl oppure Adenauer. E con ciò non intendo dire che lei abbia un'idea troppo vaga di come l'Europa dovrebbe essere, ma solo come il suo modo di intendere la politica sia troppo pragmatico. Lo si è potuto osservare bene durante l'eurocrisi. La Cancelliera ha frugato nella nebbia e ha navigato a vista.
    SPIEGEL: Helmut Schmidt è stato anche molto pragmatico come Cancelliere.
    Loth: Schmidt ha vissuto una conversione molto interessante. Nel 1957 fu una delle poche autorità che si opposero alla ratifica dei trattati di Roma. Proprio per questo motivo, egli non viene ricordato molto volentieri. Negli anni '70 si schierò contro le ambizioni politiche di Willy Brandt e fu per molto tempo critico nei confronti di un'unione monetaria. Nonostante ciò, capì come la moneta unica fosse necessaria, e si adoperò per la sua realizzazione.
    SPIEGEL: Ha fiducia che la Cancelliera possa cambiare rotta, proprio come Schmidt?
    Loth: Non so se la Merkel sia in grado di superare la sua politica di navigazione a vista. L'attuale dibattito se la Germania debba prendersi più responsabilità nella politica mondiale, mi lascia parecchi dubbi in ogni caso. È significativo che il presidente della Repubblica abbia preso posizione nel dibattito, mentre la Cancelliera tace.
    SPIEGEL: Come giudica la capacità della Merkel di guadagnarsi nuovi partner negoziali, come per esempio i francesi?
    Loth: Fondamentalmente, la Merkel c'è l'ha dura ad inscenare amicizie politiche, in modo da poterle usare per fini superiori. In riferimento alla Francia, si può rimproverarla solo limitatamente. Il tandem franco-tedesco non sta funzionando soprattutto a causa della debolezza di François Hollande. In ogni caso, alcuni gesti solidali della Merkel nei confronti del presidente francese sarebbero stati di grande aiuto, proprio come Kohl nei confronti di Mitterand o come Schröder nei confronti di Chirac. Ma una cosa del genere non è proprio nelle corde della Cancelliera.
    SPIEGEL: Rimane la domanda sulla capacità della politica di spiegare le proprie decisioni al popolo.
    Loth: È mancato poco che la Merkel raggiungesse l'assoluta maggioranza nelle ultime elezioni di settembre 2013. Il popolo tedesco ripone molta fiducia in lei, e la situazione non cambierà molto nella sostanza, neanche a seguito di ulteriori decisioni impopolari di politica europea. Tuttavia il consenso politico europeo rimarrà debole nella società tedesca, fino a quando la Cancelliera non spiegherà meglio le correlazioni e le conseguenze di tali decisioni. Deve fare attenzione a non ricadere nei luoghi comuni e nei pregiudizi, che la gente ha nei confronti dei tedeschi.
    SPIEGEL: A cosa si riferisce in particolare?
    Loth: Invece di suggerire che non ci sarebbe bisogno di alcun ulteriore aiuto alla Grecia, dovrebbe prendere esempio dal ministro delle finanze Wolfgang Schäuble. Egli ha sempre cercato di spiegare il motivo per cui gli aiuti sarebbero necessari e che cosa ne ricaverebbero i tedeschi in cambio.
    SPIEGEL: Molti tedeschi hanno la convinzione che la Germania, al contrario delle altre nazioni, faccia da sempre attenzione al bene comune.
    Loth: Questo è un mito. Che si tratti di politica agricola o di politica doganale, come in altri settori, i vari governi tedeschi si sono sempre preoccupati di far valere i propri interessi, così come fanno i governi degli altri Stati europei.
    SPIEGEL: E come ha funzionato durante l'eurocrisi?
    Loth: In nessun altro Paese, il mantenimento dell'unione monetaria è così importante come in Germania. Se rinunciassimo all'euro, il nostro export crollerebbe, a prescindere dagli investimenti tedeschi negli Stati in crisi.
    SPIEGEL: E come mai, allora, continuiamo a considerarci come i pagatori ufficiali d'Europa?
    Loth: Il governo tedesco non ha pagato affinché il denaro venga consumato a vanvera, quanto per sostenere investimenti per lo sviluppo di Regioni economicamente in difficoltà. Nel lungo periodo, questo è un vantaggio economico, ma soprattutto politico dei tedeschi. La Germania non può permettersi alcun fallimento di Stato in Europa.
    SPIEGEL: La riluttanza della Merkel a spiegare la sua politica, non sarebbe più adatta ai tempi, spiega nel suo ultimo libro. Il tempo dello sviluppo tecnocratico delle istituzioni europee, senza il coinvolgimento dei popoli, sarebbe scaduto.
    Loth: Questo perché l'UE avrebbe raggiunto una sorta di profondo controllo a livello normativo. La fondazione della CEE nel 1957 non ha portato con se alcun visibile cambiamento. Per molti tedeschi, la CEE non ha mai contato nulla se non nel quiz televisivo di Hans-Joachim Kulenkampff  "Qualcuno vincerà". Oggi, l'Unione europea è conosciuta da tutti. Le decisioni di Bruxelles influenzano il quotidiano, fino al punto da scegliere se permettere la coltivazione di mais geneticamente modificato. Per questo motivo, i cittadini richiedono giustamente un coinvolgimento maggiore. A tale riguardo, il rafforzamento della rappresentatività dei popoli è un problema urgente, tanto che lo stesso Kohl lo riconobbe.
    SPIEGEL: In che senso?
    Loth: Come nella fase introduttiva dell'unificazione tedesca, quando Helmut Kohl affrontò il rafforzamento e lo sviluppo dell'unione politica, così fece in seguito a livello continentale, puntando essenzialmente al rafforzamento del Parlamento europeo, proprio perché capì, da buon politico specializzato in questioni interne, quanto malcontento si sarebbe potuto accumulare. Questo accadeva alla fine degli anni '80, e tuttavia, egli non risolse molto con il trattato di Maastricht, tanto che ancora oggi ci si trova di fronte al problema.
    SPIEGEL: La situazione sta cambiando. Ci troviamo all'inizio delle campagne elettorali europee, in cui ,per la prima volta, i candidati di spicco si giocheranno, di fatto, anche la presidenza della Commissione.
    Loth: Questo è un grande passo in avanti verso una maggiore legittimazione politica. Proprio ora si sta discutendo sulle alternative, sia a livello politico che di singoli candidati. Indifferentemente da chi vincerà, ne beneficerà la politica che il vincitore sceglierà di attuare, perché maggiormente legittimata rispetto ad oggi. Ed è molto probabile che aumenti anche la partecipazione elettorale.
    SPIEGEL: La Merkel nutre ancora molti dubbi in questo modo di fare campagna elettorale.
    Loth: Certo, ma una competizione fra i candidati di spicco porterà ad una forte politicizzazione della Commissione europea. Ciò potrebbe infastidire qualcuno, soprattutto quelli abituati all'attuale funzionamento istituzionale. Ma questo è un modo di pensare superato, non ha più molto senso tenerne conto per vincere le sfide di oggi.
    SPIEGEL: Professore, la ringraziamo per questa chiacchierata.
    Traduzione Matteo Thormann


    ARTICOLO BOMBA DEL DER SPIEGEL: ''L'UNIFICAZIONE EUROPEA E' SEMPRE STATA UN PROGETTO DELLE ELITE CONTRO LE PERSONE''

    Fonte http://www.ilnord.it/


    "QUALE EUROPA QUALE ALTERNATIVA"  20 febbraio 2014




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